L'acqua della piscina

Aspetti chimici-biologici
Per Legge, l’acqua all’interno di una vasca natatoria, deve avere le caratteristiche dell’acqua potabile. Nel nostro impianto l’acqua di alimentazione proviene dalla rete idrica pubblica. Perché un acqua si mantenga potabile, ovvero innocua per la salute, deve rispondere a certi requisiti.
Il controllo è demandato alle analisi chimiche-biologiche, che noi di Campusxsporting facciamo eseguire periodicamente ogni 3 mesi, su campioni d’acqua prelevati dalla nostra vasca. I test si fanno su dei parametri fondamentali, che sono: torbidità, pH, potenziale redox, ciascuno di questi parametri esprime anche dei concetti che cercheremo di illustrarvi con termini semplici.
La torbità è definita come riduzione della trasparenza, dovuta alla presenza in sospensione di sostanze.
Il pH esprime la concentrazione degli ioni di idrogeno nell’acqua, ovvero indica, a seconda del valore assunto variabile da 1 a 14, quanto acida o basica possa essere la nostra acqua.
Il potenziale Redox esprime la capacità ossidante e riducente, della nostra acqua, nei confronti di un composto organico (ad es. un contaminante) per neutralizzarlo. Ovvero renderlo “mineralizzato”.
Le norme stabiliscono i valori limite da rispettare per ciascuno dei parametri indicati.

Il trattamento dell’acqua e la disinfezione
Il trattamento dell’acqua è in circolazione continua. Nella nostra piscina l’acqua viene immessa dalle bocchette presenti sul fondo. Sono ben 27 , l’acqua entrante, sospinta dalle pompe, fa innalzare il livello dell’acqua, che, superando il bordo, viene recuperata dalle canaline presenti sui lati lunghi della piscina, coperte da una griglia in plastica bianca.
Queste canaline scaricano l’acqua in una vasca, detta di compenso, destinata a raccogliere anche l’acqua che ogni bagnante con il suo volume corporeo, tende a sostituire. Da questa vasca, un gruppo di pompe, la aspira e la sospinge, attraverso dei pre-filtri che trattengono eventuali impurità grossolane, in due grandi filtri a sabbia, che provvedono a filtrarla. La filtrazione corretta da sola è in grado di eliminare la maggior parte dei contaminanti fisici e biologici; successivamente all’uscita del filtro, si effettua la clorazione, ovvero si inietta nella tubazione, che sta per portare nuovamente l’acqua in piscina, del cloro.
Osservando in una piscina il numero delle bocchette che immettono acqua, dal fondo o dai lati, si può comprendere se l’impianto tratta una maggiore o minore quantità d’acqua nell’unità di tempo. Il nostro impianto di filtrazione risponde alla normativa più recente, ha una capacità di 120 mc/h ed prevede un tempo di ricircolo è di ca. 3 h.
Dopo il trattamento di filtrazione dell’acqua, la stessa viene igienizzata mediante un potente disinfettante : il cloro. Ovvero la difesa dai “microbi”, specie di quelli patogeni se accidentalmente presenti, viene eseguita mediante l’ introduzione nell’acqua di un alogeno, che la scienza biologica e medica annovera tra i più efficaci in assoluto, e che le Norme impongono di dover mantenere nell’acqua in una percentuale libera , proprio al fine di poter “attaccare” e neutralizzare subito, un qualsiasi contaminante di natura organica.
Potrebbe sorgere il dubbio su come viene eseguito tutto ciò. Nella nostra piscina una centralina elettronica di comando e di controllo, molto avanzata, provvede automaticamente a rilevare e registrare la misura dei parametri ed a mantenere i valori nei limiti di legge, iniettando al bisogno dei reagenti, oltre ovviamente al cloro.

La normativa vigente sulla sicurezza igienica sanitaria delle piscine, che noi di Campusxsporting applichiamo con attenzione e professionalità, nel nostro impianto di progettazione moderna, di recente costruzione, e con dotazioni impiantistiche all’avanguardia, ci consente di poter affermare, pur nella consapevolezza di non dover mai abbassare i livelli di attenzione, che la frequenza di una piscina così concepita e condotta, non rappresenta un particolare pericolo di contagio nei confronti dei patogeni nocivi per l’Uomo e del Covid 19 in particolare, specie se rapportata ai benefici che dall’esercizio regolare di attività natatoria, si possono ottenere.